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Le botteghe artigiane di Forlì in mostra

"Forlivesi da non perdere" inaugura il 13 ottobre 2017, presso la Sala XC Pacifici, a Forlì.

IL PROGETTO

Nel centro di Forlì esistono ancora delle botteghe che rappresentano una preziosa testimonianza di storia, cultura, tradizione e che fanno parte integrante del patrimonio culturale della città stessa. Come tali vanno conservate gelosamente. Ne sono rimaste poche e in futuro saranno ancora meno a causa del mancato ricambio generazionale, ma anche per crisi di mercato e aumento della grande distribuzione. Da qui viene il nome “Forlivesi da non perdere”. Forlivesi che, con le loro botteghe, le loro storie e la loro passione per il lavoro, contribuiscono alla valorizzazione del centro storico.

Si tratta di un mio progetto triennale, col patrocinio e il sostegno del Comune di Forlì, consistente in un racconto per immagini di questo spaccato di vita commerciale e sociale della città, attraverso le fotografie, le interviste ai protagonisti, le storie, le famiglie con l’evoluzione nel tempo delle loro attività.

Nel 2016 ho fotografato le botteghe storiche e quest’anno le botteghe artigianali. Alla fine di ogni anno questo racconto fotografico è presentato attraverso una mostra nella Sala XC Pacifici di Forlì.

2017 LE BOTTEGHE ARTIGIANE

invito locandina mostra fotografica Forlivesi da non perdereNel nostro territorio esiste una produzione artigiana che rappresenta un patrimonio culturale, artistico e produttivo da proteggere e conservare.

Quando acquistiamo un oggetto artigianale non comperiamo solo quell’oggetto, ma anche centinaia di ore di lavoro, anni di esperienza, ricerche, sperimentazione, decine di errori, rifacimenti di oggetti non riusciti, delusioni, gioie, stati d’animo che hanno contribuito a formare professionalmente l’artigiano.

Non sempre il cittadino ha una conoscenza diretta della bottega artigiana, invece la sua frequentazione è importante: favorisce, oltre al contatto umano, anche quello con ambienti e odori antichi, strumenti, tecniche e ricerche che ne fanno un autentico tempio del lavoro.
Ci sono pezzi di storia e tradizione racchiusi negli oggetti che si elaboravano in passato e che si producono ancora oggi nelle botteghe artigiane.

Esistono, infatti, testimonianze sulle tradizioni dell’artigianato forlivese che risalgono al Medioevo e al Rinascimento, ma anche a un passato più recente.

Le tipologie più rappresentate erano: fabbri, falegnami, calzolai, tipografi, ceramisti, calderai, gelatai, filandieri, stampatori di tele, orafi, pellicciai, sarti, tappezzieri, barbieri, ecc.

Un tempo le botteghe degli artigiani si prolungavano sulle vie, nelle quali erano esposti attrezzi e manufatti, ora la maggior parte dei laboratori artigianali del centro cittadino si trovano all’interno di negozi che vendono direttamente quanto prodotto oppure lavorano su commissione.

La caduta dei consumi delle famiglie e la loro lenta ripresa, l’aumento della pressione fiscale e dei costi di gestione di una attività in proprio hanno gettato fuori dal mercato molte attività.
Inoltre l’avvento delle produzioni in serie mediante nuove tecnologie ha lasciato ai margini molte professioni caratterizzate da grandi capacità manuali.

Quando una bottega artigiana cessa definitivamente l’attività, la qualità della vita del quartiere degrada notevolmente, c’è meno sicurezza e il rischio concreto di un impoverimento del tessuto sociale.
Molti mestieri sono destinati a scomparire sia per i problemi sopra esposti, sia per le difficoltà di creare una nuova generazione di artigiani.

Come i negozi storici in mostra lo scorso anno, anche le botteghe artigiane rientrano a pieno titolo nel Progetto “Forlivesi da non perdere”.
Il mio progetto non consiste in un censimento delle botteghe artigiane, ma è un campione delle attività più rappresentative. Anche nel 2017 ho pensato di raccontare per immagini questo spaccato di vita sociale e commerciale della città attraverso fotografie dei laboratori, degli artigiani, del loro lavoro e dei loro strumenti, accompagnato dalle loro storie.

Io stesso con la mia attività sono un artigiano e ho scelto di fotografare in pellicola bianco e nero con macchine analogiche tradizionali stampando in camera oscura su carta baritata secondo la tradizione di stampa fine art, come omaggio alla storia della fotografia fatta dai tanti artigiani che mi hanno preceduto.

Orari

dal 13 al 29 ottobre 2017
dal lunedì al venerdì: dalle 16 alle 19
sabato e domenica: dalle 10 alle 12,30
e dalle 16 alle 19,30